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BORSA ITALIANA:

IN SETTEMBRE NUOVI MASSIMI ANNUALI DEGLI INDICI E

FORTE RIPRESA DEGLI SCAMBI SU TUTTI I MERCATI

 

Nel mese di settembre il mercato borsistico italiano ha raggiunto i nuovi massimi annuali degli indici azionari e ha registrato una forte crescita dei volumi di negoziazione di tutti i mercati. In particolare evidenza le opzioni su azioni che hanno eguagliato il massimo annuale di marzo, i futures su azioni e su Mib30 e il miniFIB.

Andamento degli indici

In settembre l'indice Mib è stato caratterizzato da una fase iniziale di crescita, che lo ha portato a raggiungere venerdì 19 settembre il nuovo massimo 2003 a quota 18.876 (il livello più elevato dall'agosto 2002, in crescita dell'11,3% da fine 2002), mentre ha chiuso il mese a quota 18.057, con una variazione negativa dell'1,7% rispetto a fine agosto. Rispetto al minimo annuale del 12 marzo il recupero è stato del 21,5%. La crescita su fine 2002 è pari al 6,5%.

L'indice Numex del Nuovo Mercato è stato interessato da una dinamica analoga: giovedì 4 settembre ha toccato il nuovo massimo dell'anno a quota 1.609 (il livello più elevato dal 2 dicembre scorso), in crescita del 23,0% da fine 2002, per chiudere poi il mese a quota 1.497, con un calo mensile del 2,0% e un crescita del 14,4% sul 2002.

Gli indici continui hanno evidenziato un andamento sostanzialmente omogeneo: Mibtel -2,0% (+5,5% rispetto a fine 2002), S&P/Mib -2,5% (+4,7%), Mib30 -2,8% (+3,7%), Midex -0,3% (+15,2%). L'indice MibSTAR ha riconfermato la sua connotazione difensiva, con una performance migliore di quella dell'indice generale (+1,8%) che ha portato la crescita su fine 2002 al 7,3%.

In ambito europeo, in un contesto generale di trend negativo (Ftse Eurotop

-3,8%, Euro Stoxx 50 -6,3%), il mercato italiano è - insieme a quello svizzero

(-1,6%) e a quello inglese (-1,8%) - tra quelli che meglio hanno saputo contenere la flessione mentre gli altri mercati hanno evidenziato cali più marcati: Stoccolma -3,3%, Parigi -5,3%, Madrid -5,7%, Francoforte -6,5% e Amsterdam

-6,9%.

I tre macrosettori hanno evidenziato in settembre un andamento leggermente differenziato: Finanziari -0,8%, Industriali -3,9% e Servizi -0,6%, che si riflette in una variazione rispetto a fine 2002 di +14,6% per Finanziari, di +4,9% per Servizi e di -3,2% per Industriali.

Tra i titoli dell'indice S&P/Mib in settembre si sono distinti da un lato Bnl (+21,4%), Bulgari (+13,5%) e Capitalia (+13,3%), dall'altro Tiscali (-10,7%) e Finmeccanica (-10,4%). Rispetto a fine 2002 si segnalano in positivo Capitalia (+74,4%), Bnl (+64,6%) e Bulgari (+57,6%), in negativo Eni (-13,2%), Tim (-7,3%) e Fiat (-4,6%). Nei primi nove mesi del 2003, delle 40 che compongono l'indice, 32 azioni evidenziano un andamento positivo e 5 negativo. In tre casi (Autostrade, Banche Popolari Unite e Seat Pagine Gialle), trattandosi di società di nuova ammissione, non è stato possibile calcolare l'andamento.

La volatilità è risalita dai livelli minimi di agosto, attestandosi all'11,1% per la Borsa (dove rimane sensibilmente più contenuta per il segmento STAR, pari al 7,2%) e al 21,1% per il Nuovo Mercato.

Capitalizzazione e listino

La capitalizzazione delle società domestiche quotate a settembre è pari a 450,4 miliardi di euro, con un'incidenza del 34,5% sul Pil. Nel dettaglio, la ripartizione dei mercati vede la Borsa a quota 438,4 miliardi di euro, il Nuovo Mercato a 7,2 e il Mercato Ristretto a 4,8.

Eni si è confermata la maggiore società quotata per capitalizzazione (52,6 miliardi di euro), seguita da Tim (33,8), Enel (32,6), Unicredito Italiano (25,7), Generali (24,9) e Telecom Italia (22,0).

Il listino è stato interessato dall'incorporazione di Autostrade in Newco28, con la contestuale revoca della prima società e ammissione a quotazione della seconda, che ha assunto il nome dell'incorporata. Il numero di società quotate è pertanto rimasto a 280. Nel dettaglio le società quotate sono 224 per la Borsa (di cui 6 estere), 44 per il Nuovo Mercato (2 estere) e 12 per il Mercato Ristretto.

Mercato primario

In settembre sono state concluse le operazioni di aumento di capitale di Aisoftware (azioni ordinarie) e Banca Popolare Emilia Romagna (obbligazioni convertibili) che - prima dell'asta dei diritti inoptati - hanno portato alla raccolta di 4,5 e 325,9 milioni euro. Le quote inoptate sono state pari rispettivamente al 9,9% e 1,4% dei titoli offerti. Nel mese è stato inoltre realizzato un aumento di capitale gratuito da parte di Meliorbanca e si è conclusa l'Opa successiva lanciata da BC Partners su Seat Pagine Gialle ord, che ha visto la consegna dello 0,07% delle azioni per un valore di 1,3 milioni di euro.

Scambi

In settembre gli scambi azionari, con una media giornaliera di 171.900 contratti e 2,94 miliardi di euro, sono cresciuti rispetto ai livelli di agosto (+38,1% i contratti, +43,6% il controvalore).

Nei primi nove mesi la media giornaliera è di 149.500 contratti e 2,68 miliardi di euro (-2,4% e +9,3% sul corrispondente periodo del 2002). Nel dettaglio, la media giornaliera è stata di 155.400 contratti e 2,88 miliardi di euro per le azioni quotate in Borsa (+37,7% e +44,3% rispetto ad agosto, +5,2% e +21,8% rispetto al settembre 2002) e di 16.100 contratti e 63,4 milioni di euro per quelle del Nuovo Mercato (+42,0% e +18,3% rispetto ad agosto, +80,3% e +203,8% rispetto al settembre 2002). La forte crescita degli scambi del Nuovo Mercato ha portato la media giornaliera ai livelli più elevati dallo scorso dicembre.

La dimensione media dei contratti su azioni (Borsa, fase diurna) è nuovamente salita, passando dai 17.800 euro di agosto a 18.800 euro, poco al di sotto della media dell'anno in corso (19.300).

STMicroelectronics si è confermata l'azione più scambiata nel mese per controvalore, con il 21,2% degli scambi totali, seguita da Eni (8,3%), Tim (7,8%) e Telecom Italia (7,3%).

Forte crescita anche per gli scambi di covered warrant sia in termini di controvalore (media giornaliera 56,3 milioni di euro, +77,2% su agosto) sia di contratti negoziati (17.200 al giorno, +33,6% su agosto). Il dato del controvalore è il più elevato dal settembre 2002.

Gli scambi dell'After Hours sono saliti a tasso sostenuto rispetto al mese precedente, con una media giornaliera di 6.100 contratti (+68,6% su agosto e +3,4% sul settembre 2002) e 36,6 milioni di euro (+67,9% e +48,6%), stabilendo il nuovo massimo annuale. Nel periodo gennaio-settembre la media giornaliera si è attestata a 27,6 milioni di euro e a 5.100 contratti.

Gli ETF, negoziati dalla fine del settembre 2002, hanno fatto registrare nell'ultimo mese una media giornaliera di 288 contratti (nuovo massimo storico) e 6,8 milioni di euro. La dimensione media dei contratti si è ulteriormente ridotta, scendendo a 23.400 euro, a testimonianza della crescente partecipazione di investitori retail.

Gli scambi dei titoli a reddito fisso del Mot sono stati interessati da una decisa ripresa: per i titoli di Stato la media giornaliera è salita a 544 milioni di euro (+39,2% su agosto), per le obbligazioni private a 31,5 (+43,8%). Nel periodo gennaio-settembre 2003 la media giornaliera di scambi di titoli di Stato ha raggiunto i 510 milioni di euro, quella delle obbligazioni private i 36,7 milioni di euro. Anche l'EuroMOT ha evidenziato una crescita dell'attività di negoziazione, con una media giornaliera di 13,9 milioni di euro (+52,0% su agosto e +9,2% sul settembre 2002). Nel periodo gennaio-settembre 2003 la media giornaliera del controvalore è stata pari a 14,9 milioni di euro, +60,8% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente.

Anche l'attività di negoziazione dei derivati azionari dell'Idem ha evidenziato in settembre una netta ripresa, favorita anche dalla scadenza trimestrale dei futures su indice. I futures sul Mib30 hanno registrato una media giornaliera di 18.800 contratti standard (+74,3% rispetto ad agosto); il miniFIB è risalito a 10.300 contratti standard al giorno (+37,5% su agosto); le opzioni sul Mib30 hanno ottenuto una media di 9.100 contratti standard (+19,6%). Gli scambi di futures su azioni sono risaliti a una media di 1.200 contratti standard giornalieri (+85,8% su agosto, +291,2% sul settembre 2002), mentre le opzioni su azioni hanno eguagliato il massimo annuale di marzo con 38.500 contratti standard al giorno (+53,0% su agosto, +32,6% sul settembre 2002). In termini aggregati, il dato mensile di 78.000 contratti standard al giorno evidenzia una crescita del 50,7% sul mese precedente.

Nei primi nove mesi la media giornaliera dell'Idem si è attestata a 73.200 contratti standard, con una crescita del 9,9% sul corrispondente periodo del 2002. In particolare evidenziano una crescita il miniFIB (11.000, +38,2%), i futures su azioni (2.100, +484,2%) e le opzioni su azioni (32.000, +9,0%).

 

In allegato la Sintesi Mensile relativa al mese di settembre 2003

 

Milano, 8 ottobre 2003

 

 

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