Borsa Italiana raggiunge il traguardo dei 100 ETF quotati

Con gli 11 Exchange Traded Fund in negoziazione da oggi sono 108 gli ETF quotati sul mercato di Borsa Italiana



20 Mar 2007 - 16:00

Con gli 11 Exchange Traded Fund in negoziazione da oggi sono 108 gli ETF quotati sul mercato di Borsa Italiana.

I primi ETF sono stati quotati nel settembre 2002 e, a fine 2003, il patrimonio gestito ammontava a 530 milioni di euro, cresciuto a 7 miliardi e mezzo a fine 2006, per arrivare a fine febbraio 2007 a 8,2 miliardi di euro.

I contratti sono passati da 54.000 nel 2003 a 774.000 nel 2006, +115% rispetto al 2005. Il controvalore complessivo degli scambi è passato da 1,5 miliardi di euro del 2003 a 17,4 miliardi di euro del 2006.

A fine 2003 la media giornaliera degli scambi era pari a 5,8 milioni di euro e 215 contratti mentre oggi (gennaio-marzo 2007) si registrano scambi medi giornalieri per 112,8 milioni di euro e 5.890 contratti.

Nello scorso mese di febbraio Borsa Italiana ha raggiunto il nuovo record storico per controvalore medio giornaliero scambiato (115,7 milioni di euro) e per numero di contratti (6.659).

Inoltre, il 28 febbraio è stato toccato il record storico di scambi in una singola seduta con 327,7 milioni di euro.

Sempre nel mese di febbraio 2007, secondo le statistiche della FESE (Federation of European Securities Exchanges) Borsa Italiana, con i suoi 133.182 contratti registrati, mantiene stabilmente il primato in Europa per contratti scambiati sui sistemi telematici, davanti a Euronext e a Deutsche Borse.

L’ETF più scambiato da inizio anno è il LYXOR ETF S&P/MIB con 460 milioni di euro di controvalore mentre l’ETF più negoziato per numero di contratti è, sempre nello stesso periodo, il LYXOR ETF MSCI INDIA, seguito da 4 ETF su indici di mercati emergenti (ISHARES FTSE/XINHUA CHINA 25, LYXOR ETF CHINA, ISHARES MSCI JAPAN, LYXOR ETF RUSSIA).

Quasi il 60% dei contratti scambiati ha un controvalore inferiore ai 5.000 euro.

Il mercato degli ETF in Italia si distingue anche per la forte componente retail -come evidenziato dalla dimensione media dei contratti e dalla leadership europea di Borsa Italiana per numero di contratti negoziati- e per la notevole diversificazione degli investimenti che non si concentrano unicamente sull’indice azionario domestico, come accade all’estero.

Nel corso degli ultimi mesi, inoltre, si è ulteriormente ampliata la copertura geografica e settoriale offerta sui mercati emergenti, sulle commodities, sul real estate e sui cosiddetti “style”.

Il recente ingresso di Deutsche Bank porta a sei gli emittenti di ETF in Borsa Italiana. Gli altri sono AXA/BNP, Barclays, Crédit Agricole, Nasdaq plc e Société Générale.

"Con questo traguardo - spiega Pietro Poletto, responsabile del mercato ETF di Borsa Italiana - il numero di fondi indicizzati quotati raggiunge, a poco più di 4 anni dalla nascita del mercato, un valore importante in termini di offerta. Questo risultato testimonia il grande successo conseguito in Italia da questi strumenti finanziari sempre più utilizzati e scambiati sia dagli investitori istituzionali che dagli investitori privati e conferma il forte interesse da parte dei principali players internazionali verso il mercato italiano”.

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