Green bond: esordio di Enel sul mercato europeo

Enel ha lanciato un green bond da 1,25 miliardi di euro raccogliendo adesioni per 3 miliardi.



Forum per la Finanza Sostenibile, 23 Gen 2017 - 17:44

Enel ha lanciato un green bond da 1,25 miliardi di euro raccogliendo adesioni per 3 miliardi. L’emissione dell’operatore energetico italiano va a nutrire un mercato in forte espansione.

Prosegue inarrestabile la marcia dei green bond. Uno degli ultimi arrivati sul mercato europeo, in particolare, veste il tricolore italiano: il 9 gennaio scorso il Gruppo Enel ha infatti esordito sul mercato delle obbligazioni verdi con un’emissione da 1,25 miliardi di euro attraverso la sua controllata Enel Finance International N.V. Il bond, destinato agli investitori istituzionali, prevede il rimborso in unica soluzione a scadenza in data 16 settembre 2024 e il pagamento di una cedola a tasso fisso pari all’1%. L’operazione ha raccolto adesioni per circa 3 miliardi di euro, tra cui si segnala un forte interesse da parte degli investitori già attivi in ambito SRI. Il green bond sarà quotato sulle Borse di Irlanda e Lussemburgo.

Secondo gli ultimi dati raccolti dalla Climate Bonds Initiative, nel 2016 le emissioni di green bond hanno toccato quota 81 miliardi di dollari a livello globale, una cifra che aumenta a 86,1 miliardi se si tiene conto anche delle obbligazioni verdi della Cina che non sono allineate con le definizioni attualmente riconosciute a livello internazionale. I dati del 2016 segnalano quindi una netta crescita del mercato rispetto al 2015, quando le emissioni hanno di poco superato i 40 miliardi; ciò fa ben sperare per l’anno appena iniziato, per cui CBI stima nuove emissioni per 130 miliardi. Numeri, tuttavia, che sono ancora briciole (meno dell’1%, per la precisione) se paragonati alle dimensioni del mercato obbligazionario globale, che si aggira intorno ai 100 trilioni di dollari.

E se fino al 2012 il mercato dei green bond ha avuto come protagoniste le istituzioni internazionali come la BEI, gli ultimi quattro anni hanno visto una crescita dell’attivismo nel settore privato. Non solo: negli ultimi mesi anche gli Stati sovrani hanno mostrato un forte interesse nei confronti delle obbligazioni verdi. A settembre la Francia ha annunciato che nel 2017 emetterà il suo primo green bond: l’operazione rappresenterebbe la seconda emissione da parte di uno Stato sovrano dopo quella della Polonia da 750 milioni di euro avvenuta lo scorso dicembre.

Per quanto riguarda in particolare l’emissione di Enel, i progetti da finanziare verranno individuati in conformità ai “Green Bond Principles 2016”, le linee guida definite dall’International Capital Market Association – associazione che include oltre 500 operatori dei mercati dei capitali localizzati in più di 60 Paesi nel mondo. I Principi hanno lo scopo di assicurare qualità, trasparenza e affidabilità dei green bond. Tra le iniziative eleggibili rientrano progetti di sviluppo, costruzione e ripotenziamento di impianti di generazione da fonti rinnovabili, sviluppo di reti di trasmissione e distribuzione, nonché implementazione di smart grid (tecnologie innovative che permettono di aumentare l’efficienza delle reti elettriche) e smart meter (sistemi che consentono la telelettura e la telegestione dei contatori di energia elettrica, gas e acqua). Per garantire trasparenza e qualità delle obbligazioni, Enel ha inoltre predisposto un “Green Bond Framework” e richiesto una valutazione di sostenibilità alla società di rating indipendente VigeoEiris.

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